Petrov riflette: gli americani non sono ancora in possesso di un sistema di difesa missilistico, e sanno che un attacco nucleare all’URSS equivale all’annientamento immediato del proprio popolo. E benché diffidi di loro, sa che non sono dei pazzi suicidi. Si dice: “Un tale imbecille non è ancora nato nemmeno negli Stati Uniti”. Sapendo che se si sbagliava, un’esplosione 250 volte maggiore rispetto a quella di Hiroshima, si sarebbe scatenata su di loro entro pochi minuti, senza che essi potessero far più nulla. Petrov riesce a mantenere il sangue freddo e il coraggio di ascoltare il proprio istinto. Decide quindi di conformarsi alla conclusione logica suggeritagli dal buonsenso e di segnalare un malfunzionamento del sistema.