Il “Piccolo Popolo” degli elementi
di Giovanni Balducci
Il Piccolo Popolo degli elementi, secondo Paracelso, occuperebbe una dimensione immateriale ed invisibile, un livello intermedio tra realtà materiale ed evanescenza spirituale, che non a tutti è dato penetrare.
Il piccolo popolo degli elementi, il mondo delle salamandre, degli gnomi, delle ondine e dei silfidi, proveniente, in varie forme, dalla cultura e dal folklore dei popoli centroeuropei, fa il suo primo ingresso nella letteratura magica con l’opera del celebre medico e mago rinascimentale Paracelso: “De Nymphis, Sylphis, Pygmaeis et Salamandris et coeteris spiritibus”.
Tali esseri alchemici legati ai tradizionali quattro elementi, secondo Paracelso, occuperebbero una dimensione immateriale ed invisibile, un livello intermedio tra realtà materiale ed evanescenza spirituale, difficilmente penetrabile dall’uomo. Nel primo capitolo del “De Nymphis, Sylphis, Pygmaeis et Salamandris et coeteris spiritibus” si precisa che queste creature, pur essendo molto simili all’uomo per caratteristiche fisiche e intelligenza, sarebbero prive dell’anima, aspetto che distingue l’uomo dagli animali (in realtà gli animali fanno parte di “anime di gruppo”)…