Astrazione
di Lorenzo Merlo
Considerazioni per riconoscere la natura della storia e quella della vita.
Tutto è Piatto
L’interesse personale ci impone la separazione e la diversità dall’altro, nonché la somiglianza, se questa ci eleva. L’interesse personale è un prodotto dell’identificazione di noi stessi con il nostro io. Questo è una incastellatura che gli ambienti culturali di cui risentiamo hanno montato e montano con silente pazienza. Così pensiamo di essere realmente il nome che portiamo, il titolo che abbiamo, il ruolo che svolgiamo nei luoghi privati e sociali che frequentiamo.
Ne scaturisce una dimensione effimera della realtà. Ovvero la sua presunta oggettività. Nonché l’idea che il sapere cognitivo, lo studio, l’erudizione, la scienza possano portarci a scoprire verità come, per esempio, “la più piccola parte della materia”. Effimera, in quanto lo spirito che tutto genera, rimane sopito sotto il peso greve della concezione materialistica della vita e del cosmo. In quanto non ci avvediamo di essere noi stessi, con il nostro sterile pensiero, ad aver creato ciò che riteniamo di osservare neutralmente. Sterile, poiché abbiamo generato un criterio di conoscenza esaurito nella misurazione, soggiogato dalla disgraziata idea che il nostro pensiero abbia il diritto assoluto e definitivo di porsi sul trono della conoscenza…