Il Pensiero Etico: “Sono forse il Custode di mio Fratello?”
di Mariabianca Carelli
Sul Sentiero, il Pellegrino adotta un’alta Etica, che sente come “Bellezza in azione” nel quotidiano; si tratta naturalmente di un processo, lento e faticoso, che avviene per rivelazioni e comprensioni parziali ma inevitabili, al quale l’ego si oppone strenuamente forgiando continuamente alibi e giustificazioni.
Ben lontana da rigidità, dogmatismi e dal triste e perdente moralismo, l’Etica realizza la Volontà-di-Bene universale al grado più alto possibile, per il livello evolutivo di ciascuno. Essa sorregge e direziona la Coerenza, che è “persistenza nell’azione”.
L’Etica, e la Coerenza, che ne è la sua consapevole e tenace applicazione, appaiono propedeutiche a qualsiasi “tecnica”, “percorso” o “raggiungimento spirituale”; implicano la scelta libera e gioiosa del Bene Maggiore rispetto al minore e la preferenza assoluta data alla Bellezza rispetto al proprio piccolo tornaconto personale: sono espressione dell’ “Amore-per-il-Tutto”…