La Meglio Gioventù
di Bruno Marro
La meglio gioventù segue le regole. Non sgarra di una virgola, ed è orgogliosamente “cool”.
La meglio gioventù, frequenta i locali di tendenza. Entra e si mette la mascherina. Possiede il green pass e un po’ è dispiaciuta che non venga più richiesto. Ordina “spritz” o altri aperitivi, pesca dalla ciotola le noccioline o le patatine che tutti pescano, sorride, parla di cose comuni, cose di cui “tutti parlano”, si divide tra uno sguardo e un orecchio agli amici e due dita e un occhio ai social sul telefonino. Si fa selfie che “posta” sulle più comuni piattaforme, e condivide attimi della sua vita perché non ha segreti con nessuno. Perché così si sente libera e parte di un insieme.
La meglio gioventù scende in piazza indignata con le “sardine”. Parla felice di libertà, di diritti, di futuro. Non urla, non si “scaglia” contro nessuno in particolare, ma protesta comunque. Si ammassa nelle piazze sorridente, poi si dilegua con eleganza, e si da appuntamento nel solito locale, nel solito ristorante. Usa con disinvoltura “satispay”, o esibisce con orgoglio una carta di credito. Disdegna il contante, perché parte del “vecchio sistema”. Ha un telefonino di ultima generazione, e un genitore qualunque, attento e premuroso, che lo ricarica al momento opportuno…