Nelle montagne di Baian-Kara-Ula, una incredibile scoperta archeologica
Tra il 1937 e il 1938, una spedizione archeologica percorrendo gli impervi sentieri delle montagne di Baian-Kara-Ula, sul confine tra Cina e Tibet, scoprì una serie di sepolture “molto particolari” situate all’interno di grotte scolpite nella roccia. Si tratta di una delle più importanti scoperte archeologiche del novecento, e ha per oggetto manufatti e scheletri “presumibilmente alieni”.
Chi Pu Tei, il professore di archeologia dell’università di Pechino, che diresse la spedizione archeologica, in una sua relazione affermò che queste aperture nella roccia sembravano scavate artificialmente, apparendo simili a un complesso sistema di gallerie e magazzini sotterranei. Le pareti, squadrate e vetrificate, sembravano scolpite nella montagna stessa, grazie ad una potentissima fonte di calore. All’interno delle grotte furono trovate sepolture all’apparenza molto antiche, disposte in modo ordinato, con i resti scheletrici di esseri umani dallo “strano” aspetto…