Decrescita: utopia o autentica alternativa?
Intervista a Alain de Benoist – di Manuel Zanarini
La crisi economica e finanziaria sta portando i “padroni della globalizzazione” alla distruzione dello stato sociale e all’impoverimento delle classi lavoratrici; ma da nessuna parte si sentono voci di un ripensamento del “capitalismo selvaggio”, vero responsabile dello “stato del mondo”.
Il crollo della “finanza virtuale”, il colossale indebitamento a cui tutti noi siamo sottoposti dal mercato, la devastazione delle risorse naturali, non stanno spingendo i cosiddetti “grandi della Terra”, verso un cambio di rotta. In questa situazione, dobbiamo essere noi a prendere in mano la situazione e reimpostare la nostra vita in modo più moderato, locale, comunitario ed ecologicamente sostenibile. Per fare questo deve cambiare la nostra concezione di vita e del rapporto con la Natura. Le riflessioni di De Benoist sono una “luce” e una guida per condurci su questo arduo, ma necessario, cammino.
D: La decrescita viene presentata come un’utopia, o peggio come un ritorno al passato. Come risponde a questa critica?…