Finalmente!
di Lorenzo Merlo
L’assenza della politica sociale della sinistra non solo ha portato allo sbando, ma sostanzialmente sta spingendo per il ritorno di un uomo forte, quello che il suo vuoto ritornello dagli al fascista non è stato in grado di disinnescare.
Esauriti gli argomenti sociali, la sinistra ha cambiato pelle, testa e cuore. Ha seguito le scie profumate del progresso e scelto di disfarsi dei cenci puzzolenti di chi il progresso lo paga in sudore, salute e non solo.
Ha preferito genuflettersi alla chiesa del capitalismo, del globalismo, dell’ordoliberismo. Una trinità con i suoi comandamenti. Tra cui quello dei diritti civili. Uno degli occulti grimaldelli con i quali sta scardinando il tempio dell’umanesimo. Per loro non c’è nulla di sacro all’infuori del caterpillar con il quale spianano il passato per rendere il presente un’eternità uniforme, priva di differenze, per loro pragmaticamente inutili, superflue, anzi pericolose.
In tutte queste belle battaglie in nome del nostro bene, ha gettato via nel tempo tutto. La tuta, le mani sporche, la famiglia, il socialismo, l’uguaglianza, la cura dei lavoratori e dei disoccupati – una volta rispettivamente proletari e sottoproletari -, le battaglie per il divario di classe, il diritto al lavoro, alla casa e ai servizi sociali, le speranze di un popolo, gli ideali di giustizia e, con esso, tanti altri…