I Nuovi Servitori
di Mariabianca Carelli
L’umanità è per la massima parte ancora assorta in se stessa, nella cecità della separatività e nel conseguimento di scopi egocentrici.
Per poter funzionare come “anelli di connessione” tra l’attualità della situazione mondiale e la realizzazione del Piano divino, altruistico e planetario, è necessario che “i Nuovi Servitori” abbiano sviluppato un’intuizione sensibile alle impressioni superiori; una mente chiara e allenata a materializzare propositi evolutivi in opere concrete; una vita di servizio basata su tale Visione. Essi percepiscono come verità nella Mente, e interiorizzano come sentimento nel Cuore, il senso profondo dell’aforisma mistico: “Nel Suo servizio è perfetta libertà“.
Le necessità del mondo sono grandi e il dolore e la tragedia dell’uomo sembrano oggi assumere tinte ancora più fosche; ciò probabilmente perché la fine di uno stadio dell’evoluzione è segnato generalmente da una forte evidenziazione di tutto ciò che deve scomparire, costituendo una cristallizzazione che è di ostacolo all’affermarsi dei nuovi tempi e delle nuove forme: “la fine di uno stadio dell’evoluzione è segnato generalmente da una evidente e forte recrudescenza di tutto ciò che deve uscire dall’evoluzione.“ (Aurobindo, The Ideal of Karmayogin)…