Servizio e Sacrificio
di Mariabianca Carelli
Nelle prime fasi del Sentiero, l’aspirante è concentrato su se stesso e sul proprio cammino. A questa fase si riferisce il lavoro di Gurdijeff, che si rivolge agli uomini automatici, che re-agiscono e non agiscono, privi di senso critico e di volontà, ai quali egli insegna il “ricordo di sé”, ovvero la presenza e la vigilanza.
È molto importante e necessaria questa prima fase di conoscenza e conquista di sé, di ricerca di “un centro interiore”, di aspirazione alla realizzazione della parte più alta di sé. Ma, nel corso del percorso evolutivo, l’aspirante-ricercatore si distacca sempre più dalle esigenze che riguardano il suo piccolo sé, anche da quelle di evoluzione personale, e si “mette al servizio” dell’umanità.
Egli desidera ora collaborare al Lavoro dei Maestri, diventando “operatore di evoluzione”, nell’oblio di sé e nella dedizione spontanea…