Ipocondriaci e Delatori: la Forza della Ragione soccombe alla Ragione della Forza
di Paolo Genta
In occasione di eventi catastrofici, in un sistema sociale si creano le condizioni per una divisione netta tra due essenziali tipi umani, che si distinguono fondamentalmente per le caratteristiche profonde della loro identità animica. In quelle condizioni emerge, infatti, l’aspetto più autentico dell’individuo.
Non li conoscevamo così, nello stato attuale nel quale sono precipitati, nell’abisso delle loro menti impaurite. Per lo più erano placidamente silenziosi, spesso osservatori distaccati, non partecipi o vagamente disinteressati alla “politica” (ma cosa non è politico, ormai…). Non li stimavamo granché ma nemmeno era necessario sopportarli, perché in fondo non attaccavano: vivevano la loro vita di sfondo, senza commentare, senza farsi trascinare in polemica, addormentati in una assente pacatezza.
Al massimo, se davano segno della loro presenza, esprimevano un sornione e prudente cerchiobottismo, di antico sapore democristiano: non granché come contributo, ma comunque qualcosa come prova di vita biologica. Poi ritornavano nell’oblio dei loro comuni atti quotidiani: atti che mai avrebbero tradito, invece, i loro impulsi più profondi…