L’Influenza Egizia sulla cultura globale, sul Cristianesimo e sul Simbolismo massonico
“Nei secoli precedenti le dinastie dei faraoni, quando gli eventi storici non venivano ancora tramandati ai posteri, esistevano degli uomini intelligenti come noi. Quegli uomini sentivano il bisogno di conoscere il cosmo e di capire il significato dell’esistenza, ma ignorando la scienza e non possedendo la tecnologia necessaria, facevano ricorso alla loro intelligenza e al loro genio, usavano, cioè, una forma del pensiero che noi oggi abbiamo da lungo tempo dimenticato: mi riferisco alla ricerca spirituale interiore e intuitiva” (Robert Bauval).
Agli albori della storia, migliaia di anni prima di Cristo, una civiltà chiamò a raccolta le sue forze per costruire i monumenti più grandi della terra: le Piramidi di Giza. 13 milioni di tonnellate di blocchi di pietra, sufficienti a costruire la città di Londra, furono trasportati attraverso il deserto. Perché? Quale visione del mondo giustificava una simile impresa? Gli esponenti del pensiero archeologico classico, affermano che si trattava della costruzione delle tombe di tre faraoni.
Robert Bauval, scrittore e ricercatore inglese, nato ad Alessandria d’Egitto, ha passato gran parte della sua vita all’ombra delle grandi piramidi. Egli ritiene che uno scopo molto più elevato sia alla base della loro costruzione…