La Vita che Non C’è
di Bruno Marro
Siamo molto più a nostro agio nell’illusione e nella menzogna, che nella realtà oggettiva. Siamo ominidi che si illudono di vivere una vita che non c’è.
Non so voi ma io sono veramente stanco di tutti questi beceri “professionisti dell’informazione”. Sono stanco dei Bruno Vespa, delle Myrta Merlino, dei Fazio, Floris, Gruber, Parenzo e chi più ne ha ne metta. Oggi poi, sono stanco anche dei “ritardati del risveglio”. Da Cacciari a Giordano anche qui c’è né per tutti.
Come se non bastasse, mi è anche toccato sorbirmi Alessandro Baricco, che con il suo fare da intellettuale “sopra tutto e tutti”, ci spiega che la colpa di tutto quello che è successo e della situazione in cui ci troviamo, è dello “storytelling”. Cioè la storia raccontata è stata esagerata rispetto poi ai fatti successi.
Insomma, non è che il piano criminale per ammazzare scientificamente la gente, e cambiare le dinamiche del mondo è sbagliato e orribile, ma è che è stato tutto esasperato. Tutto troppo esagerato. Talmente esagerato che alla “Scuola Holden”, quella fondata e diretta da Baricco appunto, si entrava con il green pass. Altrimenti stavi fuori. Lo storytelling raccontato da Baricco, passa appunto dal green pass e dalle regole imposte dal potere…