Se la Libertà di Espressione si riduce all’Esibizione Gay
di Marcello Veneziani
Se c’è una cosa che avvertiamo sempre più offesa e mortificata è la libertà d’espressione.
La motivazione chiave di quest’anno per celebrare i gay pride che da Roma in giù e in su destano commosso elogio di media e istituzioni, è che affermano e difendono la libertà d’espressione.
Veniamo da giorni, da anni in cui se c’è una cosa che avvertiamo sempre più offesa e mortificata è proprio la libertà d’espressione. Questa tendenza si è propagata prima sull’onda della pandemia e delle sue restrizioni, poi con la guerra in Ucraina e la sua coscrizione obbligatoria nei giudizi a senso unico; quindi con la psicosi del pianeta in pericolo, e con la dittatura del politically correct e la dominazione della “cancel culture”.
È cresciuta una limitazione vistosa dei diritti costituzionali, delle libertà elementari e un allineamento forzato, come non l’avevamo mai conosciuto in democrazia, a un’Opinione di Stato…