I bambini vedono cose che noi non vediamo
di Francesco Lamendola
Da tempo, per non dire da sempre, gli adulti ‘sanno’ che ai bambini sono accessibili dei piani di realtà che a loro sono negati; molte fiabe e molte favole del folclore delle singole culture nascono da questa consapevolezza o, almeno, da questa intuizione.
Più recentemente, anche sulla scia del film “L’esorcista” (uscito nel ’74), che narra la storia di una possessione demoniaca di cui è vittima una ragazzina americana di nome Regan, i poteri paranormali dei bambini sono tornati al centro dell’interesse della cultura occidentale. C’è chi, sulla base di tali poteri, pensa di aver risolto una volta per tutte l’enigma del poltergeist, lo spirito folletto che mette a soqquadro case e mobilio, provoca rumori inspiegabili, volo di oggetti, ecc.; e chi invece, ricordando il caso delle due sorelline inglesi che vedevano e persino fotografavano le fate, ma che anni dopo (proprio come le sorelle Fox, iniziatrici dello spiritismo negli Stati Uniti) confessarono di aver architettato solo un gioco, sostiene che tali poteri nascono solo dalla nostra credulità…