Perchè questa Campagna di Terrore?
di Gillian Dymond
Al di là dei confini protettivi di casa mia, c’è un universo parallelo, un luogo di rituali e dogmi stravaganti, dove figure mascherate in maniera grottesca si incrociano per strada o, al supermercato, si nascondono dietro simbolici schermi di plastica.
Al mattino, il mondo è come il mondo dovrebbe essere. In questa parte d’Inghilterra, ad esempio, il sole sorge, come previsto per l’inizio di dicembre, intorno alle otto e venti. Appena dopo l’alba mi alzo e inizio la solita routine mattutina, faccio una veloce colazione, mi lavo e per le dieci sono davanti al computer. Le ore scorrono inesorabilmente fino al momento del pranzo. E poi non posso più rimandare il viaggio fino al supermercato.
Andare a fare la spesa è una cosa che, in questo periodo, faccio il meno possibile. Una volta avrei potuto andare e tornare dal centro città più volte nello stesso giorno, senza pensarci su, ma questo era quando potevo passare da casa alla strada senza accorgermene, quando non esisteva un divario così scioccante tra i due luoghi…