Il “Digiuno Intermittente”, ovvero il digiunare per poco tempo ma spesso
Se prendiamo in considerazione l’evoluzione dell’umanità, in passato non si mangiava in continuazione perché il cibo non era sempre presente, e questi digiuni involontari aiutavano l’organismo, rendendolo più resistente.
Il nostro organismo nel corso della nostra evoluzione si è straordinariamente adattato a questa situazione durante milioni di anni. Il Dott. Mark Mattson è l’attuale capo del Laboratorio di Neuroscienze presso il National Institute on Aging, professore di neuroscienze presso la Johns Hopkins University, ed è uno dei più importanti ricercatori nel campo dei meccanismi cellulari e molecolari alla base di molteplici malattie neurodegenerative, come il Parkinson e il morbo di Alzheimer.
In un suo discorso divenuto famoso al TEDtalk afferma: “Perché la dieta normale è composta da tre pasti giornalieri più spuntini vari? Non si tratta di un modo sano di nutrirsi, questa è la mia opinione, ma penso che ci siano molte prove a favore di questo mio ragionamento. C’è moltissima pressione su questo modello nutrizionale, e moltissimo denaro in gioco. L’industria alimentare guadagna se oggi salto la colazione? No! Anzi, perde una piccola parte del suo guadagno. Se la gente digiuna, l’industria alimentare non fa soldi. Che dire delle industrie farmaceutiche? E se le persone praticano periodicamente il digiuno intermittente, diventando più sane, l’industria farmaceutica può fare soldi sulle persone sane?”…