Il processo evolutivo dell’Io nell’Oltre
Si è sempre detto e scritto in teologia e nelle ricerche sul paranormale, che l’Io (o anima) continua a esistere dopo la scomparsa del corpo, in una dimensione “oltre” di vita, caratterizzata da un’incantevole panorama di luce, di gioia, di canto con al centro l’incontro con Dio.
Questo è tutto vero. L’anima, dopo aver abbandonato il corpo fisico, si ritrova nel proprio “corpo sottile o astrale”, ed è ora in grado di attraversare luoghi e spazi anche chiusi con facilità e al di fuori delle consuete coordinate geo-temporali. Tale corpo avrà varie fasi nel suo modo di presentarsi e ciò dipenderà dallo stadio di sviluppo dello spirito, fino a giungere alla perfetta luminosità e trasparenza, tanto da essere un “corpo di luce o corpo glorioso”.
Nei primi tempi, come insegna la teologia e come molti eventi straordinari rivelano (presenza di personaggi mai visti che aiutano nei momenti di bisogno e poi scompaiono), esso, sarà “similterreno”, in modo da permettere ai defunti di essere più vicini ai luoghi e alle persone lasciate quaggiù sulla terra. Come si evidenzi una tale vicinanza resta comunque un fatto misterioso. Tutto questo presuppone che si sia soggetti a una continua evoluzione, la cui natura dipende dall’esercizio della propria autodeterminazione e da un codice insito in ciascuno, in base al quale ognuno ha un personale percorso da seguire. Mi sembra interessante riferire, a questo punto, quanto dicono i mistici nelle loro esperienze…