“Sindrome degli antenati”: gli avi influenzano il nostro futuro?
La sindrome degli antenati, stando alla sua scopritrice, la dott.sa Anne Ancelin Schützenberger, consisterebbe nella trasmissione inconscia e involontaria nei legami trans-generazionali della ripetizione degli eventi irrisolti.
Secondo questa teoria, le persone proseguono in vita la catena delle generazioni precedenti, pagando un pegno al passato e, fin tanto che non si è “cancellato il debito”, una “alleanza invisibile” spinge a ripetere, che se ne sia coscienti o meno, l’evento o gli eventi traumatici, le morti, le ingiustizie e persino le loro eco.
La Schützenberger sostiene che “siamo in fondo meno liberi di quanto crediamo”. Possiamo riconquistare la libertà capendo i sottili legami che ci tengono ancorati al passato, per poi lasciarli andare. Afferrando questi fili nella loro complessità, potremo così vivere la nostra vita e non quella, per esempio, dei nostri genitori, nonni o di un fratello morto, che rimpiazziamo, consapevolmente o a nostra insaputa, nella “catena” del nostro albero genealogico…