Premonizioni inconsce: gli studi di Cox e Jung
di Enrico Travaini
Un tema molto interessante, a volte trascurato da ortodossia ed eterodossia, è sicuramente quello delle Premonizioni Inconsce. Cos’è una premonizione? Una premonizione è una percezione mentale senza la mediazione dei sensi.
Può avvenire in un normale stato di coscienza o in uno stato alterato, e presentarsi sotto forma di sensazioni indefinite o come residuo di un sogno rimosso (la sensazione che il telefono stia per squillare, che un amico stia per avere un incidente e simili); in poche parole, una visualizzazione di un potenziale evento che si manifesta improvvisamente.
Nel caso delle premonizioni inconsce, l’individuo non si rende conto che un’eventuale sua “scelta” riguardo ad una certa situazione, è condizionata dal suo inconscio. Cosa ci fa realmente prendere una decisione? Siamo realmente noi a decidere come dobbiamo reagire a una situazione? Rispondere a queste domande non è affatto semplice, da sempre, infatti, l’uomo s’interroga sul cosiddetto “libero arbitrio”.
Tuttavia, alcuni studiosi hanno tentato di risolvere il mistero delle premonizioni in modo scientifico. Lo studio di W. E. Cox, psicologo e parapsicologo statunitense, condotto negli anni ’50, prova a spiegare alcune situazioni insolite che si manifesterebbero in caso di pericolo. Secondo questo studio, a bordo dei treni che starebbero per avere un incidente (di media/grave entità), vi sarebbero meno viaggiatori del normale. Poiché gli incidenti ferroviari non sono prevedibili, Cox concluse che molte persone, consciamente o inconsciamente, evitano di prendere il treno il giorno dell’incidente. Una sorta di premonizione? Destino? O semplice fortuna?…