Oltrepassa quella porta, Anima Antica!
di Georgia Briata
La senti questa lieve malinconia? Come l’avvicinarsi di una fine tanto attesa ma che ora, che si trova ormai appena fuori dalla tua porta, sembra essere giunta troppo in fretta. Altre cose vorresti fare. Ancora un po’ vorresti rimanere. Non è una morte, e tu lo sai, eppure ti senti così, ti senti un po’ morire.
Anima antica, hai aspettato così a lungo questo momento, hai sofferto, hai lottato, hai pianto. Tante volte hai chiesto che arrivasse in fretta perché eri esausta. Tante volte hai invocato e pregato e chiesto aiuto, affinché questo continuo turbamento nei tuoi sistemi, questa continua alternanza di emozioni, ferite e memorie dolorose si placasse. Affinché quel “nuovo” tanto a lungo desiderato e promesso, si spalancasse innanzi a te.
E ora che il momento sta giungendo, ora che senti che il vecchio sta finalmente scivolando via, quel “finalmente” si è fatto improvvisamente pesante. Come quando, una volta adulta ti accingevi a lasciare la casa paterna per uscire libera nella tua vita, hai sentito la terra tremare sotto i tuoi piedi, e hai desiderato restare ancora un po’ nell’illusione di quella casa, che seppur soffocante, seppur ingiusta, seppur castrante, dava la sensazione di sicurezza, di calore. Anche se era un calore gelido…