Il grande “inganno-affare” dei virus
I virus non sono esseri viventi, come possono allora causare malattie? Nell’immaginario collettivo, il virus è una microscopica forma di vita in grado di infettare altre cellule, e vivere come parassita fino alla distruzione dell’ospite. Ciò deriva dalle prime teorie di Pasteur.
Ai virus vengono attribuiti comportamenti quali “iniettarsi”, “incubare”, “essere in latenza”, “invadere”, avere uno “stadio attivo”, “impadronirsi”, “riattivarsi”, “mascherarsi”, “infettare”, “assediare” ed essere “devastanti” e “mortali”. Tutte azioni che possono essere commesse da un organismo vivente.
Tuttavia, i virologi ammettono che i virus, pur avendo natura peculiarmente organica, non possiedono metabolismo, non possono essere replicati in laboratorio e non possiedono in generale alcuna caratteristica degli esseri viventi e, in realtà, non sono mai stati osservati vivi. I virus contengono acido nucleico e proteine, ma non possono essere considerati vivi, perché mancano dei prerequisiti fondamentali, e cioè dei meccanismi di controllo metabolico (che perfino i batteri meno evoluti possiedono)…