Il Natale degli specchi
di Andrea Pilati
Considerando il fatto che tutto ciò che facciamo a noi stessi si riversa sugli altri creando il nostro destino, alla luce delle mie esperienze, e analizzando in me stesso quanto sto per scrivere, voglio anticipare i miei personali auguri a tutti coloro che hanno deciso, in questo anno, di prendere parte a questa scena macabra del teatro della vita.
Con un moto di bontà e per la loro salvezza, voglio augurare loro profondi rimorsi di coscienza:
– Che siano così forti da far comprendere loro quante ferite infliggono alla loro anima ogni qualvolta dimenticano se stessi, anche come parte degli altri.
– Ogni volta che rinnegano se stessi e si impongono di essere sordi alla voce della giustizia che urla dal profondo del proprio cuore; e di quanto questa sensazione di giustizia sia distante da quella manipolata da chi li governa.
– Ogni volta che si ricordano di essere qui per uno scopo ben diverso da quello imposto dagli impostori che li dominano, non lasciandosi andare a opportunismo, lassismo, invidia, codardia, egoismo, vendetta, delazione. Quest’ultima, poi, simboleggia la volontà – guidata dal proprio sadismo – di punire coloro che dissentono…