di Riccardo Tristano Tuis
La personalità o ego è ciò che in “Zenix” definiamo «io digitale», con il quale ci identifichiamo nel corso delle nostre vite.
Il termine ‘digitale’, il cui sinonimo è ‘numerico’, deriva dalla parola latina digitus, che significa dito, da cui a sua volta deriva la parola digitàlis, che nella nomenclatura botanica indica una specie di pianta usata in medicina per le sue proprietà sedative.
L’uomo digitale, è quindi un codice numerico semipensante, pesantemente sedato, inserito in una matrice alfanumerica, matrice che sfrutta le menti di quei “numeri” per alimentare la piattaforma di gioco. I “numeri” possono programmare la stessa Matrix, ma essendo sedati attraverso la programmazione sociale, non lo sanno e si fanno programmare da essa.
Per citare il buon vecchio Morpheus, «Al destino, come sappiamo, non manca il senso dell’ironia» e i co-programmatori della Matrix sono ora all’interno del gioco interattivo e, a causa della neuro-simulazione, non se ne rendono conto. Se l’io digitale della nostra neuro-simulazione che chiamiamo realtà non è abbastanza evoluto, questi sarà contrario allo sviluppo dell’identità e all’espansione della consapevolezza. L’io digitale altri non è che un’emanazione di chi sta dietro di lui: i controllori che chiamiamo i “programmatori ombra”…
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