Eravamo Gente Semplice…
di Bruno Marro
Non so se eravamo meglio o peggio, se si stava bene o si stava male, ma di certo eravamo gente semplice.
Mia mamma mi mandava all’asilo da solo. Mano nella mano con il mio amico e vicino di casa, scendevamo le scale. Fuori dal portone giravamo a destra, poi all’angolo ancora a destra e dopo 20 metri entravamo all’asilo. Mia mamma ci guardava dal balcone di casa e controllava che tutto andasse bene. Il mio vicino di casa era Marco Revelli, il figlio di Benvenuto Revelli detto Nuto (scrittore e partigiano italiano).
Mio padre ogni natale mi portava a vedere il “Presepe meccanico”. Una ricostruzione in uno stanzone enorme della nascita di Gesù, e della vita che si svolgeva intorno alla capanna. Statuette di legno che riproducevano i vari personaggi, e che si muovevano meccanicamente lungo percorsi prestabiliti. A un certo punto, sparivano all’interno di caverne o buchi nei prati ricostruiti minuziosamente. Poi all’improvviso, riapparivano dalla parte opposta del presepe per ripetere all’infinito il percorso. C’era l’acqua nei fiumiciattoli, nelle fontanelle e nei laghetti creati apposta. Io rimanevo ore incantato a guardare questa meraviglia. Come me decine di altri bambini…