“Vimana” un’epoca perduta
di Dino Vitagliano
Un tempo gli dèi si mostravano agli uomini nei “vimana”, splendidi velivoli frutto di una tecnologia impressionante. Negli antichi trattati indiani, il segreto della loro costruzione e gli eventi catastrofici che mutarono la Terra.
È ormai assodato che le più antiche civiltà terrestri maturarono alte conquiste in campo letterario, artistico, politico e metafisico, espressione di un elevato grado di crescita intellettuale, fiorita nel corso degli anni. Diversi regni potenti si succedettero nel dominio di vasti territori del mondo conosciuto, con l’annessione di altri popoli sotto la loro egida, segno di una compagine statale determinata ed efficiente.
Altra cosa è affermare che i nostri predecessori fossero già in possesso di una tecnologia elevata che ricorda da vicino i traguardi scientifici del terzo millennio. Una simile tesi stravolgerebbe completamente l’odierna società, vanificando di colpo un lento cammino di conquiste costellato di sacrifici, che hanno donato alla nostra specie lo status di “Homo Sapiens Sapiens”.
Il primo passo da compiere, è accogliere con mente aperta gli antichi testi sacri in chiave scientifica, svelando in tal senso, l’oscura terminologia di individui che assistettero a fenomeni fuori della loro comprensione. Nei medesimi libri troviamo dettagliate descrizioni tecniche, in un linguaggio moderno, di strane macchine mosse da un’energia sconosciuta. Gli scrittori, anche se all’oscuro di principi aeronautici, padroneggiavano specifiche conoscenze che gli permisero di svelare un’antica scienza. Ammettere tutto ciò, conduce al passo successivo: la ricerca comparata di prove che svelino il segreto dei cosiddetti “vimana”…