La Preghiera, una scienza perduta al servizio dell’Umanità
In un mondo che, a detta di molti, gira veloce e senza un perché, occorrerebbe fermarsi a coltivare la propria spiritualità, prima di tutto il resto.
Il riferimento è a quel tipo di particolare sensibilità che significa adesione a determinati modi di vivere e di sperimentare la realtà, non certo ad una dimensione di carattere squisitamente religioso, alla quale spesso riconduciamo il senso di questa parola.
Accade quasi sempre dopo un grande dolore o in un momento di forte crisi esistenziale, che si cerchi un modo per andare avanti o invertire il corso degli eventi. In particolare, ci si chiede come sopravvivere alle ferite della vita, cercando, pur senza troppi entusiasmi, la chiave di una nuova felicità.
Gregg Braden, lo scrittore americano che di questi argomenti ha fatto lo scopo di tante ricerche e il perno di molti viaggi nei luoghi più remoti del mondo, sostiene che “la chiave della sopravvivenza consiste nell’immergersi nelle lotte della vita”, senza, tuttavia, perdere se stessi durante quell’esperienza. Può sembrare alquanto paradossale, eppure, è l’unica via che può condurci a trovare un’àncora di salvezza e la forza necessaria per sopportare qualunque impresa…