Le Chiavi del Potere
Luigi Tedeschi intervista Marco Della Luna
“Le Chiavi del Potere” svela i meccanismi psicologici, economici e giuridici con cui parte della classe politica italiana riesce a perpetuare il proprio potere. È un libro “iniziatico” e le spiegazioni che fornisce, sono necessariamente per pochi. Chi viene a conoscenza di quanto qui scritto, non saprà più credere né obbedire.
1) “Le Chiavi del Potere” (libro di Marco Della Luna) già 17 anni fa delineava con precisione – trattando della realtà del potere giudiziario in Italia – quel desolante quadro che oggi emerge dallo scandalo che ha coinvolto la magistratura italiana, e che ha radici istituzionali profonde. L’equilibrio dei poteri istituzionali sancito dalla costituzione è stato da decenni gravemente alterato. Già allora dicevi che l’indipendenza della magistratura si è tramutata in autoreferenza del potere giudiziario. Essa è divenuta un organo autonomo dotato di un autogoverno non soggetto a limiti o controlli esterni. Mani pulite ha determinato per via giudiziaria la fine della prima repubblica. Il potere giudiziario si sostituisce a quello legislativo nell’applicazione e nell’interpretazione della legge. Secondo te, la magistratura – più esattamente il potere giudiziario, non si configura ormai come potere indipendente dallo stato (analogamente al potere mediatico) e che esercita di fatto la governance dell’Italia, sostituendosi ad esso e delegittimando la stessa sovranità interna dello stato?…