La Morte che uccide la morte
di Virginia Salles
La “sindrome del paradiso perduto” nasce da un miraggio, da un inganno fondamentale: l’illusione della separatezza che fa sì che percepiamo noi stessi separati dal resto del mondo.
La nostra epoca, che ha portato fino alle ultime conseguenze questa separazione tra l’ego razionale e l’unità primordiale tra Spirito e Natura intravista da Goethe, è caratterizzata soprattutto da questa perdita, dalla perdita della participation mystique. Ciò significa che nella misura in cui sentiamo il nostro io, il mondo diventa “sdivinizzato” e riusciamo a comprendere soltanto la natura inanimata.
L’Arte nel mondo greco aveva come scopo proprio quello di risanare questa frattura tra la nostra anima imprigionata e il perduto mondo degli dei e ridare vita a ciò che era morto per la coscienza abituale. Una specie di processo risanatore, un rituale per ritornare sani: era la Tragedia…