“Prostituzione” Lavorativa e Negazione di Sé
Dott.ssa Carla Sale Musio
Siamo tutti chiamati a cambiare il mondo, ma per farlo dobbiamo cambiare noi stessi, liberandoci dalla convinzione che il lavoro sia vendere il proprio corpo e la propria energia a qualcun altro e riappropriandoci del piacere di fare ciò che ci piace per fare stare bene noi stessi e gli altri.
Per uscire dal sistema piramidale in cui siamo imprigionati da millenni, la prima cosa da fare è coltivare il rispetto, la dignità e l’entusiasmo che ci caratterizzano come persone umane e indicano la strada (quella vera) verso l’appagamento e la realizzazione.
Ci hanno insegnato che il lavoro è solamente un’attività necessaria alla sopravvivenza. E alla luce di questo insegnamento abbiamo imparato a considerare la nostra occupazione professionale in funzione del guadagno, senza dare importanza alle mansioni che ci vengono richieste.
Così per tante persone lavorare in una fabbrica di armi o in una organizzazione umanitaria non fa alcuna differenza. Ciò che conta sono i soldi da portare a casa alla fine del mese. Seguendo ciecamente questo criterio ammiriamo gli individualisti e i prepotenti, e disprezziamo la sensibilità e l’ascolto del mondo interiore, convinti che i furbi siano vincenti e l’arroganza sia una virtù…