Ma cos’è in realtà la Coscienza?
di Manuela Antonelli
Quanti di voi si sono chiesti almeno una volta cosa sia in realtà la coscienza? A questa domanda alcuni avranno azzardato una risposta pensando all’anima, a Dio, allo spirito, all’Io, altri ad un mix di questo e di quello.
Il termine “coscienza” entra nella lingua italiana nel XIII secolo, derivando dal latino conscientĭa qui derivando dal termine, sempre latino, conscīre (“essere consapevole”). Nel corso della storia la comprensione di questo elemento ha interessato filosofi, psicologi, intellettuali e neuroscienziati e il suo significato si è andato pian piano modificando passando dal concetto di dualismo a quello di unità, del tutto.
Cartesio distingueva in modo netto la “res cogitans” dalla “res extensa”, ovvero la “materia che pensa”, l’ambito circoscritto del pensiero e delle idee, da quello esteso del corpo, non pensante e distinto dal primo. Da qui il suo errore! Questo dualismo oggi le neuroscienze lo hanno di fatto superato totalmente, tendendo invece a tenere ben distinti il cervello, ovvero l’organo del corpo dedito alla funzione di supervisione centrale del sistema nervoso, dalla mente, che comprende principalmente funzioni cognitive quali la memoria, le percezioni, le emozioni, l’apprendimento e il ragionamento, rendendo possibile il pensiero…