Il Pensiero si apre alla Visione: dalla “libertà” all’Obbedienza
di Mariabianca Carelli
Nella Visione del destino più alto dell’uomo, quella in cui l’Amore trasformatore è preponderante, le interpretazioni di alcuni concetti quali libertà, spontaneità, obbedienza, pace, tanto usati ai nostri tempi, appaiono, in una visione elevata dell’esistenza, disenergizzati, desacralizzati e “ridotti a misura dell’ego”.
La libertà è spesso per il profano (pro-fanum, che sta fuori del tempio) la gratificazione quanto più ampia possibile dell’ego; si dice, con un’espressione che sembra ispirata alla virtù civica della tolleranza, “La nostra libertà finisce dove comincia quella dell’altro”.
La spontaneità, è intesa come espressione di sé immediata e re-attiva, spesso priva di riflessioni e valutazioni relative al rispetto del contesto, alla sensibilità dell’altro, alla saggezza e all’etica, al rispetto di modelli e valori. Se ne è perso il senso originario opposto, contenuto nell’etimologia: sponte, volontariamente…