I Voladores
di Chiara Croce
“Gli sciamani dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita, cibandosi della nostra energia”.
Questa frase detta da Carlos Castaneda a una conferenza tenuta a Santa Monica nel 1993, mi ha fatto capire tante cose sull’infelicità umana. Per chi non lo sapesse, secondo gli sciamani Toltechi, gente che la sapeva lunga, ognuno di noi ha il suo Volador, una specie di “zeccone energetico” che ci assale quando siamo piccini e si nutre della nostra energia vitale fino al giorno della nostra morte.
In pratica succede così: tu sei un bambino molto piccolo e sei il fortunato possessore di un uovo di energia pura e splendente. Sei aperto a persone ed esperienze, vivi nel “qui e ora”, ti entusiasmi per ogni piccola cosa, non hai paura di niente che non sia una reale minaccia, non sai cosa sia il giudizio e non hai altri bisogni se non quelli primari di nutrimento, riparo e amore. Sei felice con quello che hai e non ti tormenti con pensieri negativi. Praticamente senza sforzo alcuno sei una persona realizzata, un Buddha, uno che della vita ha già capito tutto quello che c’è da capire…