Uscire dal corpo
di Umberto Di Grazia
Era l’agosto del 1961 quando ebbi, improvviso e non cercato, il primo fenomeno di sdoppiamento o uscita dal corpo (O.O.B.E.: Out Of Body Experience).
Ho molte esperienze da raccontare, cercherò di comunicarne alcune, trasmettendole in maniera semplice, visto che in questo settore ci sono sempre troppe informazioni sbagliate, riportate da personaggi confusi e spesso disonesti. L’uscita dal corpo è un’esigenza del nostro profondo, per “caricarsi” al di fuori dei blocchi del pensiero-logico, ed è come il sognare: tutti ne beneficiamo, ma non tutti ne hanno il ricordo.
Fra qualche anno, grazie a ricercatori all’avanguardia, si scoprirà scientificamente che lo sdoppiamento astrale serve alla vita, e ci nutre a livelli profondi e molto elevati. Il corpo astrale, è il corpo sottile nel quale soggiorniamo al di fuori del corpo fisico, durante i fenomeni di uscita dal corpo. Esso si presenta con una forma trasparente e tridimensionale di noi stessi, non uguale al corpo fisico, ma simile. Difficilmente si notano i capelli e le sopracciglia, non si vedono i colori, ma se cerchiamo di riconoscerli ne abbiamo una risposta mentale interna: e allora con una certezza ‘irrazionale’ diciamo, ad esempio, ‘rosso’…