Osservare l’Ego per esserne liberi
di Marina Borruso
È inutile che cerco di capire l’ego. Di vederlo attraverso gli occhi della mente. Non è possibile perché è un’idea, è figlio della mente pensante. Per questo dalla mente non posso arrivare mai a riconoscerlo.
Ma riconoscerlo è importante, perché solamente così posso divorziare dall’idea di chi sono, l’idea con la quale sono stata identificata per tutta la vita. Ed è solo dopo questo divorzio che esco finalmente dalla cella nella quale mi sono rinchiusa, esco dall’ignoranza di me stessa. Solo così comincia la conoscenza di me stessa, di chi sono veramente.
Per poterlo riconoscere basta essere presenti quando si manifesta. Posso riconoscerlo dalla sensazione fisica, perché è densa, rigida e pesante. Si accompagna a un moto noto. Mi obbliga a un comportamento che conosco bene. Mi riporta alla solita vecchia sofferenza. Non c’è nulla di nuovo nell’ego…