L’Equivoco delle Vite passate
Quando si parla di reincarnazione, uno dei temi più ricorrenti è il concetto di “evoluzione” dell’anima secondo la linearità spazio-temporale che ci è nota.
Qualcuno dichiara “la mia è un’anima antica”, o si duole dicendo “chissà cosa ho fatto in una vita passata!”. Siamo convinti che il passato influenzi il presente, e il presente, a sua volta, il futuro. Ma questo non è coerente con l’osservazione sperimentale, che ci mostra la possibilità di accedere indistintamente alle vite “passate”, come a quelle “future”.
Occorre dunque precisare che “passato” e “futuro” contraddistinguono qualcosa che esiste limitatamente alla dimensione fisica: fuori di essa non sono più veri di quanto potrebbe esserlo per noi un cartone animato.
Andiamo con ordine: se è vero – come in effetti risulta dalle constatazioni che può sperimentare chiunque si occupi della materia – che si possono vedere tanto le vite passate quanto quelle future, allora è evidente che esse si trovino tutte sullo stesso piano. In realtà, ciò che comunemente viene definito come ipnosi regressiva, non è altro che un metodo per concentrare l’attenzione in modo selettivo, così focalizzando la coscienza su “qui e ora” differenti. Volendo fare un’affermazione d’effetto, si potrebbe affermare che passato, presente e futuro sono sempre, e dunque, non sono mai…