Chi sono i “Covidioti” e come trattarli
di Carla Sale Musio
Vengono definiti con disprezzo “covidioti” quegli uomini e quelle donne che credono ciecamente al telegiornale e alla versione della pandemia proposta dai media di regime.
Personalmente non condivido questo termine, che trovo sprezzante e offensivo, e credo che la definizione giusta sia: “spaventati” o “addormentati” (contrapposto a “risvegliati” che invece indica quanti coltivano uno spirito critico nei confronti delle fonti ufficiali di informazione). Nel corso di questo scritto, quindi, userò le parole: spaventati o addormentati in sostituzione di covidioti.
Gli addormentati sono persone buone, sensibili, umili e pronte a sacrificarsi per vivere in pace. Sono i bambini che ubbidiscono ai genitori anche quando questi ultimi li maltrattano. Quelli che credono alla benevolenza dei grandi pur provando dolore, vergogna, angoscia o paura a causa loro. Sono i tanti che non hanno sacrificato la propria innocenza sull’altare della verità e conservano vivo nel cuore il ricordo di una Totalità Infinita da cui (forse) tutti proveniamo…