Pensare Positivo, Pensare Negativo
di Mariabianca Carelli
Si parla tanto oggi di “pensiero positivo” anche talvolta in modo superficiale e affrettato; ci viene presentato come una “magia” per attirare la buona sorte, come un talismano per una vita “facilitata” e di successo da un punto di vista relazionale e lavorativo; nel complesso, come un “atteggiamento scaramantico” che, comunque, aiuterebbe a vivere meglio.
Ma cosa c’è di vero, se c’è, nella credenza che la nostra vita sarà più ricca e piena se susciteremo fede e speranza in noi e negli altri in ogni occasione, anche difficile, della nostra esistenza? Pensiero positivo significa, in poche parole, credere che “l’energia fluisce dove va l’attenzione” e che, pertanto, evidenziare le note armoniche e i colori luminosi della vita e dei nostri simili favorisca lo sviluppo del potenziale e della forza creativa di ciascuno.
Calandoci nel vivo dell’esperienza quotidiana, si chiarisce qui cos’è che distingue, a nostro parere, il “Pensatore negativo” (PN) – che coincide spesso, purtroppo, con il pensatore comune – dal “Pensatore positivo” (PP)…