Il “Governo della Paura” vive dentro di noi
di Enrico Galoppini
Se ciascuno di noi prendesse la sana abitudine di ascoltarsi “dentro”, si renderebbe conto che nella propria coscienza alberga un marasma di sensazioni, le più contraddittorie ed insensate da un punto di vista “razionale”.
Tra queste, una delle più potenti ed incapacitanti è senza dubbio quella della paura. La paura di perdere il lavoro (o quella di non riuscire a trovarlo), che è direttamente collegata a quella di non avere i soldi per campare; la paura di essere “lasciati” (dalla moglie o dal marito, dalla fidanzata o dal fidanzato); la paura che i figli s’ammalino, anche solo di una banale febbre (per la quale è subito pronta la Tachipirina); la paura che qualche “autorità” possa sanzionarci per aver infranto qualche “legge” (magari totalmente assurda, ingiustificata e moralmente inaccettabile); la paura di perdere le proprie comodità, il proprio status sociale, e dunque la “rispettabilità” in una società che a ben guardare è una specie di teatro dell’assurdo…