Prana e Pranayama, il Controllo dell’Energia Vitale
La scienza del controllo del prana si chiama Pranayama (ayama: controllare, padroneggiare). Tutti gli esercizi yogici, non soltanto le tecniche respiratorie mirano a quest’obbiettivo.
Dice Swami Sivananda: “Prana è la somma di tutte le energie contenute nell’universo.” Per gli yogi l’universo è costituito di Akasha, l’etere cosmico, e di Prana cioè energia. Tutte le forme della materia nascono quando Prana agisce su Akasha.
Il prana esiste nel cibo, nell’acqua, nella luce del sole; ma non è né le vitamine, né il calore, né i raggi ultravioletti. L’aria, l’acqua, gli alimenti, la luce solare veicolano il prana da cui dipende qualsiasi vita animale e persino vegetale. Il prana penetra tutto il corpo, persino là dove l’aria non può arrivare. Il prana è il nostro vero nutrimento, perché, senza di esso, non è possibile alcuna vita.
La vita impregna l’intero cosmo e, per potersi manifestare sul piano materiale, lo spirito si serve del prana per animare il corpo e i suoi vari organi. I Rishi proclamano (e ciò costituisce la base dello yoga) che il prana può essere immagazzinato e accumulato nel sistema nervoso, più particolarmente nel plesso solare. Essi, inoltre, pongono l’accento sulla nozione capitale ed essenziale che lo yoga ci dà il potere di dirigere a volontà questa corrente di prana mediante il pensiero. In tal modo lo yoga offre un accesso cosciente e volontario alle stesse sorgenti della vita…