La Fine dei Tempi: la Scomparsa della Realtà
di Pier Paolo Dal Monte
L’antichità ci ha tramandato il mito delle età, che, seppur declinato in maniera leggermente diversa, nelle diverse tradizioni, narra di un progressivo decadere della qualità del tempo, sino a giungere ad un’età di decadenza estrema, nella quale corruzione e caos sarebbero state le caratteristiche imperanti.
Questi racconti sono considerati mitici e, dunque, secondo la frivola “sapienza” dei moderni, favolette prive di significato alcuno, storico o cognitivo che sia (o, tanto meno, predittivo).
È, tuttavia, curioso osservare la somiglianza tra ciò che è descritto in quei racconti e ciò che si dipana in questi tempi, al punto che quelle che sono considerate fiabe per fanciulli, potrebbero essere ritenute previsioni piuttosto accurate, tanto da soddisfare i criteri della moderna scienza sperimentale, dato che sono confermati “sperimentalmente” dalla forma che ha assunto il nostro presente.
La mitologia scientifica e il feticismo del progresso hanno sempre postulato che il cammino dell’umanità fosse destinato a procedere, con moto “ascendente”, verso un empireo di progressiva perfezione, fatto di Nuove Atlantidi e di Città del Sole…