Genitori, figli, egocentrismo e fisica quantistica
di Carla Sale Musio
La psicologia ci insegna che i bambini più sono piccoli e più sono egocentrici. Atterrano nella vita ancora immersi nella conoscenza dell’Infinito. E in quello spazio immateriale (da cui provengono), non esistono l’io e il tu, la dualità e la separazione ma tutto è sempre Tutto.
È difficile abituarsi a vivere nel mondo delle polarità e imparare a gestire gli opposti: il bene e il male dentro di sé. Occorre una esistenza intera (e forse anche più di una…). Nella Totalità della coscienza non ci sono confini e chi ancora si muove immerso in quella sapienza originaria, fatica a comprendere l’identità, la responsabilità, la gestione di sé, il desiderio, l’attesa e la fatica di procurarsi le cose. Ecco perché i bambini sono egocentrici.
Nel mondo prima della nascita ogni realtà esiste sempre e non c’è bisogno di cercarla o chiederla. Ogni cosa è a disposizione. Senza distinzione, senza separazione, senza tempo. In quel luogo privo di coordinate fisiche, non ci sono buoni e cattivi, giusto e sbagliato, mancanza, distanza, dolore o delusione…