I Comportamenti “auto-sabotanti” e le possibili vie d’uscita
di Lino Fusco
A volte non riusciamo a capire certi nostri comportamenti, soprattutto, una certa categoria di azioni che possiamo chiamare “auto-sabotanti”, autodistruttive, che vanno in direzione contraria al volerci bene, al fare qualcosa di buono per noi stessi, al prenderci cura di noi stessi.
Quasi che una parte di noi rifiutasse di prendersi cura di noi. Magari sappiamo cosa ci farebbe stare bene, sappiamo cosa dobbiamo fare: ad esempio, fare quella telefonata a quella persona, andare a correre, cucinare sano, parlare chiaro con qualcuno, occuparsi della casa, ecc. eppure finiamo sempre per fare qualcosa di diverso da quello che noi stessi riteniamo la cosa giusta.
Evidentemente, dobbiamo ipotizzare la presenza dentro di noi di un’altra parte che “ci vuole male”, che non vuole prendersi cura di noi, che ci danneggia attraverso pensieri, più o meno consapevoli, del tipo “lascia perdere”, “tanto a che serve?!”, “sarà il solito fallimento”, “anche questa volta non riuscirai”, “non sei all’altezza”, “che provi a fare?”, “è tutto inutile”, “non hai diritto a prenderti cura di te” e chissà quanti altri pensieri auto-sabotanti simili, che frenano da dentro la possibilità di volerci bene…