Il Mondo è Reale o Irreale?
Conversazione tra Andrew Cohen ed Eckhart Tolle.
A.C.: Cosa volete dire esattamente quando dite che il significato del mondo è nella sua trascendenza?
E.T.: Il mondo promette la realizzazione da qualche parte nel tempo. Molte persone si dicono: “ecco, ci sono arrivato” e poi realizzano che in effetti, no, non sono arrivati, e lo sforzo continua. Questo si esprime giusto in una corsa a ostacoli, dove si dice che la massima dell’ego è: “cercare ma non trovare”. Le persone contano di trovare la salvezza nel futuro, ma il futuro non arriva mai.
E, in fin dei conti, a forza di non trovare, si genera una sofferenza. Questo è l’inizio di un risveglio, quando c’è una presa di coscienza che “forse questa non è la via, non arriverò forse dove mi sforzo di andare, forse questo non è affatto nel tempo”. Dopo essere stati persi in questo mondo, improvvisamente, attraverso la sofferenza, si prende coscienza che le risposte non possono essere trovate fuori, in una realizzazione materiale, né nel tempo. È un traguardo importante da raggiungere per molte persone. Questo provoca un senso di crisi profonda: quando il mondo come lo conosco e il senso di sé che ho conosciuto, identificato nel mondo, non hanno più senso…