Graham Hancock: la civiltà perduta non era materialistica, conosceva l’essenza immortale
“Credo che la civiltà perduta, nell’antichità preistorica, fosse una civiltà molto diversa dalla nostra, che non si occupava primariamente di cose materiali”.
Graham Hancock, qui intervistato da Nick Polizzi, è stato in passato un giornalista per gli affari esteri del ‘The Economist’, ma da ormai 25 anni si dedica totalmente all’indagine dei misteri del nostro passato umano.
D: Pensi che civiltà del passato fossero tecnicamente avanzate come noi o più di noi? E nel caso, dove sono sepolti i loro computer? Dove è il computer di 18.000 anni fa? Quando pensiamo alla tecnologia, la raffiguriamo sempre in questo modo!
GH: La mia risposta è che se vogliamo veramente comprendere la storia, dobbiamo smettere di guardarla come in uno specchio. Invece, dobbiamo cominciare a guardarla come fosse una finestra dalla quale possiamo vedere ciò che è veramente accaduto, piuttosto che proiettare noi stessi nel passato. Non c’è nessuna ragione al mondo, perché una precedente civiltà dovrebbe aver seguito la stessa rotta tecnologica nostra…