C’è un solo Modo per Vincere… non Giocare al loro Gioco!
di Bruno Marro
Così dopo ormai due anni spesi in una sorta di grottesco “Gioco dell’Oca”, tutti indistintamente ricchi, poveri, vaccinati o non vaccinati, siamo tornati al punto di partenza.
Il Gioco dell’Oca ha origini antiche. Senza andare nella preistoria, possiamo affermare che nella seconda metà del XVI secolo in epoca più moderna, fu Francesco de’ Medici a far dono del “Nuovo gioco dell’Oca” a Filippo, l’allora Re di Spagna. Come tutti i giochi di percorso anche questo, si presta ad una lettura simbolica che rappresenta difficoltà fisiche e morali della vita. L’Oca in sé in epoca rinascimentale, aveva proprietà divinatorie ed era consultata per il Fato (il destino). Gli elementi rappresentati lungo il percorso (fatto a spirale) il ponte, il labirinto, la morte, il pozzo e la prigione, sono nel gioco delle costanti. Il gioco non si presta a inganni e non si lascia ammaliare dai sotterfugi. È basato sulla pura fortuna. Difatti per avanzare o retrocedere si tirano due dadi la cui somma, definisce la casella che la sorte ti ha riservato.
Il Gioco dell’Oca a cui invece noi popolo stiamo giocando, è una versione un po’ più sofisticata. I dadi sono in mano ad un manipolo di imbroglioni, che a seconda degli umori giornalieri, decidono che numeri far uscire…