Il Bambino è ormai antiquato…
di Pier Paolo Dal Monte
Ogni essere umano vive nel mondo nel quale gli è dato nascere e, per la più parte dei casi, non può far altro che adeguarvisi, in maniera più o meno consona alle aspettative del sistema nel quale si trova ad esistere.
Come scrisse Max Weber: “L’odierno ordinamento capitalistico è un enorme cosmo in cui il singolo viene immesso nascendo, che a lui è dato, come un ambiente praticamente non mutabile, nel quale è costretto a vivere. Esso impone a ciascuno, in quanto costretto dalla connessione del mercato, le norme della sua azione economica“.
I requisiti per adeguarsi a questa condizione vengono inculcati, ovviamente, fin dall’infanzia e sono informati da un complesso schema di pensieri ed azioni che vengono imposti, affinché possa verificarsi un adeguamento più aderente possibile alla Weltanschauung (concezione del mondo, della vita, e della posizione in esso occupata dall’uomo) vigente. Pertanto, i fanciulli di questo mondo o, per meglio dire, gli esseri umani “in formazione” vengono plasmati con grande cura in modo da assumere pensieri, comportamenti e attitudini che siano conformi al “tipo umano” confacente alle modalità e agli scopi del sistema…