Il Tempo della Tribolazione
di Grifo
È un periodo di tribolazione quello che stiamo attraversando. In tutto il mondo, e in Italia in particolar modo.
Di fronte a quanto accade molti, troppi, restano attoniti, non accennano ad alcuna concreta reazione morale, anzi spesso sanno soltanto reagire con coscienza regredita a livello animale: urlando contro i malati, visti simili a untori, e si raggruppano ancora di più in un’anima di gruppo, al modo antico che ricorda il gregge, arrivando persino ad amare le proprie catene, pur di non perdere lo strumento della propria esistenza.
L’idea della fine della vita – una volta ben presente, sì che c’era addirittura l’esigenza di prepararsi alla “buona morte” – per troppo tempo è stata accantonata, rimossa. Ora essa si ripresenta con volto tremendo alle coscienze. Addirittura in certi luoghi d’Italia non c’è più posto per le bare. Camion dell’esercito le trasportano lugubremente lontano, verso la cremazione. E gli “organi di informazione” oscenamente incrementano il lato spettacolare della morte e della sofferenza, obbedendo in questo ad una loro – vorrei dire diabolica – intima natura…