Gli strumenti della Trasformazione: la Meditazione
di Mariabianca Carelli
La Meditazione favorisce le pratiche dell’ “essere presenti a se stessi”, del “far vuoto”, e dell’ “essere in ascolto”, che sono il nucleo centrale della pratica yoga; ha per scopo la “consapevolezza” o mindfulness, “presenza mentale”.
La presenza mentale non sta solo ad indicare la libertà dal groviglio dei pensieri, ma si riferisce alla capacità di concentrare la mente su un’immagine o un’idea scelta, senza permetterle di vagare “nei vortici del fluire del pensiero” (Antonia Tronti, Appunti di viaggio). La Scienza della Meditazione ci pone, come individui e come gruppi, nel punto di intersezione tra le due direzioni fondamentali dello spazio: quella verticale, che ci allinea al Volere superiore, e l’orizzontale, che ci collega alla Terra.
Attraverso l’allineamento della personalità all’anima, attivata dalla meditazione, l’aspirante-discepolo potrà riconoscere il Progetto dell’anima, sia per quanto riguarda il proprio percorso personale sia per quanto riguarda la propria partecipazione individuale e di gruppo al Piano divino del Pianeta; si accorgerà col tempo che essi coincidono armoniosamente.
Avendo destrutturato le cristallizzazioni mentali, l’individuo risvegliato potrà esprimere la sua energia in modalità transpersonali e incarnarla nella concretezza della vita in ogni ambito delle attività umane volte all’evoluzione. Egli ora vede chiaramente che l’attivismo della mente può essere talvolta nocivo…