La straordinaria esperienza di pre-morte di George Ritchie
Nel dicembre 1943, George Ritchie “morì” di polmonite. Nove minuti più tardi tornò in vita per raccontare la sua stupefacente avventura nell’aldilà. La sua straordinaria NDE colpì profondamente Raymond Moody, medico statunitense noto per i suoi studi sugli stati di pre-morte, inducendolo ad indagare questi fenomeni.
Il primo libro di Moody “La vita oltre la vita”, inizia infatti con questa dedica: «Al dottor George Ritchie e, per lui, all’Uno che mi ha fatto intravedere». L’esperienza del dottor Ritchie rappresenta, dunque, un caso esemplare.
La narrazione che segue, è riportata dal libro dello stesso Ritchie: “Return from Tomorrow”.
Gli uomini lasciarono andare le mie braccia… Udii un click ed un ronzio continuo. Il ronzio continuava, diventando sempre più forte (particolare tipico, generato dall’accelerazione della frequenza vibratoria quando si sta per entrare nella dimensione astrale n.d.r). Era all’interno della mia testa, e le mie ginocchia sembravano di gomma: si stavano piegando ed io stavo cadendo, e nel frattempo il ronzio cresceva d’intensità…